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I
Cinesi erano un popolo di coltivatori, osservatori dei cicli della
natura, di semina e raccolto, di vita e morte, da cui, alcuni millenni
prima del Cristo (si veda il Huángdì nèijīng Suwen - Il libro interiore dell'Imperatore Giallo - Domande semplici risalente al 200 a.C.),
svilupparono i principi del Qi gong. Un contadino coltiva le sue messi
prendendosi cura di loro, assicurandosi che prendano il giusto
nutrimento dalla terra e dal sole, curando il suo campo per rimuovere le
influenze distruttive e patogene. Come nella coltivazione, il Qi gong
richiede attenzione costante e quotidiana. Una pianta sana (come noi) è
ben radicata alla terra, da cui riceve il nutrimento, ma cresce e si
estende verso il cielo. Il motore della sua crescita salutare è la linfa
vitale (il Qi). E' flessibile, ma forte. Ondeggia con il vento, ma non si rompe.
Quando la pianta è malata, appassita o morta, è dura, rigida e si
spezza facilmente. Per avere una buona raccolta, necessita che il campo
sia ricco di minerali e per far ciò è importante variare le coltivazioni
per mantenere un terreno equilibrato. Allo stesso modo, per nutrire il
"nostro" terreno il Qi gong ci dona una varietà infinita di tecniche
terapeutiche.
In Cina si possono riscontrare ovunque pannelli di arte rupestre in cui vengono rappresentate antiche danze degli animali, probabilmente i primi esempi del Qi gong. Alcune di queste comprendono uniformi, sequenze di danze prestabilite eseguite da molte persone insieme. Altre raffigurano combinazioni di posture di animali ed esercitazioni militari, dando delle possibili evidenze di un antico legame tra movimenti degli animali, Qigong e arti marziali.
Il più antico riferimento al Qigong è un'iscrizione su dodici pezzi di giada, datati sesto secolo a.C., contenenti consigli sul prendere il respiro e permettergli di discendere nel corpo, presumibilmente nel basso addome. Ancora il termine Qi gong non esisteva e tali pratiche terapeutiche venivano chiamate "Dao yin" .
Molti degli esercizi di Qigong di oggi, sono collegati tra loro, in modo fluido e armonioso, come in una bella e lenta danza, ispirata alle antiche danze rituali. Per alcune di queste danze si credeva conferissero salute e longevità.
Nel classico taoista "Dao De Jing" (lett. Il classico della Via e della Virtù), Laozi, il patriarca del Taoismo, scrive: "Controllando lo yang e lo yin, abbracciando l'Uno, puoi non far sì che loro svaniscano? Concentrando il Qi ed ottenendo l'estrema flessibilità, puoi tu diventare come un bambino? (cap. 10) Le innumerevoli cose sono nutrite da yin e yang, attraverso l'armonizzazione del Qi, loro ottengono l'armonia. (cap. 42)"
Un discepolo di Lao Zi, Zhuang Zi (369 a.C.? - 286 a.C.), nomina il Dao yin per nome: "Inspirando
attraverso la bocca mentre si esercita il respiro, Sputando fuori il
vecchio respiro ed assorbendo quello nuovo, movendosi come un orso,
stirandosi come un uccello, Questa è semplicemente l'arte della
longevità! E' lo scopo di quegli studiosi che praticano il dao yin." (cap. 15) Zhuang Zi sapeva che coltivando il Qi, la mente poteva diventare aperta e ricettiva. Invece di digiunare dal cibo, i Taoisti preferiscono digiunare dalle parole e dai concetti. "Posso chiedere il significato di 'digiunare con la mente'?" "Rendi
uniforme la tua volontà. Non ascoltare con le orecchie, ascolta con la
mente. No, non ascoltare con la mente, ma ascolta con il Qi." Questo
'qi' è un vuoto che è ricettivo verso tutte le cose. Il Dao (lett. Via)
è compreso attraverso il vuoto. Il vuoto è digiunare con la mente." (cap. 4)
Per mantenere il corpo e la mente in salute, i Taoisti, soprattutto quelli che vivevano in maniera austera in montagna, praticavano e sviluppavano molti stili di Qi gong.
Il Qi gong taoista può aver incorporato danze dagli animali e posture proprie dello sciamanesimo. Xian ("saggio" spesso tradotto con 'immortale' per la preoccupazione taoista verso la longevità), era anticamente la raffigurazione di uno sciamano danzante coperto di piume, adesso invece raffigura un uomo ed una montagna, rappresentando così, l'immagine dell' 'eremita', colui che vive ritirato in montagna.
La bibbia della Medicina Cinese, "Huang Ti Neijing" (Il classico della medicina dell'Imperatore Giallo"), compilata nel primo e secondo secolo a.C., raccomanda il Dao yin per curare raffreddamenti e febbri e stati in cui . lo scopo del Dao yin è di diventare come gli antichi saggi che "...erano tranquillamente sereni nel niente, e la vera forza vitale (Zhen qi) li accompagnava sempre; il loro spirito vitale (originale) era preservato all'interno; così, come poteva la malattia colpirli?"
Il Classico è anche l'origine del canone base della medicina cinese: il medico saggio cura le malattie prima che esse si sviluppino, piuttosto che dopo la loro manifestazione. Nella Cina antica il Qigong era trattamento alternativo. Se la prevenzione o il trattamento iniziale falliva, il medico prescriveva delle erbe e/o l'agopuntura.
Nelle rappresentazioni del"Dao yin" rappresentano sia giovani sia anziani, uomini e donne, persone comuni e burocrati.
Secondo il "Classico del Dao yin", l'adepto impara ad "espellere le malattie, estendere i suoi anni e prolungarsi la vita". Anche il "Canone Taoista" contiene migliaia di visualizzazioni terapeutiche e mistiche.
Le tecniche e le scuole di Qi gong si sono sviluppate anche in risposta alle influenze dallo Yoga indiano e dal Buddhismo tibetano.
Possiamo quindi classificare i metodi del Qi gong a seconda delle scuole e degli autori. Le più comuni sono:
- per corrente (medico, confuciano, taoista, buddhista e marziale),
- per sistema (respirazione, trasporto del qi, posizione seduta statica e in piedi),
- per forma (statico e dinamico),
- per metodo (con un nome per ogni scopo ricercato, come: calma, nutrimento interno, trasporto del qi, pulizia e nutrimento, …
- per tecnica (la categoria più numerosa: il piccolo e il grande circuito celeste, l’alchimia interiore, i 18 luohan, …)
La classificazione più diffusa è quella che divide per correnti o scuole.
Qi gong Medico:
comprende
tecniche terapeutiche, indirizzate a varie sintomatologie o patologie.
In realtà tutti gli esercizi sono considerati terapeutici, ma la
classificazione dipende da dove è rivolta maggiormente l’attenzione.
Qi gong confuciano:
è
rivolto a migliorare o rafforzare il carattere del praticante. La
concentrazione qui, è sullo sviluppo delle virtù nobili del
confucianesimo: integrità o giustizia (Yi), saggezza o conoscenza (Zhi),
benevolenza o equanimità (Ren), rispetto dei riti e dell’etichetta o
educazione (Li), affidabilità o sincerità (Xin). Una persona integra sarà anche sana, e viceversa;
infatti queste virtù, sono connesse, nella classificazione medica dei
cinque movimenti, a corrispettive emozioni degenerative verso i vari
organi interni, rispettivamente: ansia o tristezza (polmone), paura
(rene), rabbia o risentimento, frustrazione e senso di colpa (fegato),
gioia, eccitazione o shock (cuore), empatia o continuo pensare,
rimuginare (milza).
Qi gong taoista:
direttamente
e più apertamente derivato dalle tecniche di coltivazione della lunga
vita degli asceti taoisti, e dalle danze e tecniche dell’antico
sciamanesimo, comprende tecniche fisiche di imitazione del movimento
degli animali, o comunque tese a riportare l’individuo in un fluido
seguire le leggi naturali. Il Qi gong taoista originario, comprendeva 4
livelli di pratica:
- "Zhu ji" (lett. costruire le fondamenta): erano indicate le tecniche teoriche e pratiche di introduzione al Qigong: per il raggiungimento del rilassamento corporeo e mentale.
- "Ning jing lian qi" (Lett. Condensare il jing per raffinare il Qi): chiamato anche "Lian jing hua qi" (lett. Raffinare il jing per trasformarlo in Qi) La parola "ning" sta ad indicare la concentrazione mentale su alcuni punti del corpo (come per esempio i tre "dantian"), "lian qi" e "hua qi": questi indicano che di conseguenza a quella concentrazione su un punto, il qi può scorrere all’interno del corpo come nube e pioggia, nei meridiani, dalla cima della testa fino ai piedi.
- "Lian qi hua shen" (Lett. Raffinare il Qi per trasformarlo in Shen): una volta raggiunta l’armonia tra mente – cuore e volontà cosciente (o intenzione), il qi sarà raffinato per raggiungere un livello più sottile di consapevolezza, spirituale.
- "Lian shen huan xu" (Lett. Raffinare lo shen per tornare al vuoto): per I taoisti questo è il passo più importante, in cui la "perla brillante" all’interno del dantian, si espande nel busto fino alla testa, illuminando tutto il corpo. E’ l’estasi in cui si eliminano tutti i confini tra uno e molti, tra "io" microcosmo ed il macrocosmo universo, o Natura.
Qi gong buddhista:
I
praticanti buddhisti hanno derivato le loro tecniche da influenze
culturali esterne, in particolare tibetane e indiane. Lo scopo di un Qi
gong definito buddhista è comune a quello dello stesso buddismo:
sviluppare delle virtù, che possano, attraverso un’elevazione
spirituale, portare la persona all’illuminazione.
Qi gong marziale:
lo
scopo di quest’ultimo è rafforzare il fisico e sviluppare la capacità
di dirigere il Qi all’esterno per colpire l’avversario, e più
importante, sensibilizzare il praticante a prevenire i colpi
dell’avversario.
Comunque
lo scopo ultimo è, anche qui, quello di raffinare la personalità del
praticante, in modo da evitare di arrivare al combattimento. I cinesi
dicono che il vero Maestro di "arti marziali" è colui che non ha bisogno
di combattere.
Possiamo
quindi vedere che il Qi gong non è solo una ginnastica, ma diventa una
pratica salutistica, un modo di pensare, di vivere, quindi una
Filosofia. Le differenze suddette non dipendono tanto dagli esercizi
proposti, ma dall'intento con cui vengono praticati. Allo stesso tempo
le stesse pratiche possono variare da Maestro a Maestro, in quanto una
volta assimilati i concetti fondamentali, vengono arricchiti
dall'essenza del praticante, dalle sue conoscenze, dalle sue ricerche.
Questa differenziazione non è vista in Cina come qualcosa di negativo,
ma di grande successo.
Il
Qi gong da noi proposto è di origine Taoista, con un successivo
afflusso di aspetti confuciani e buddisti. Il Qi gong moderno giunto a
noi in occidente non è più facilmente distinguibile secondo le diverse
scuole di pensiero. Il Termine stesso Qi Gong, come abbiamo visto, è un
termine moderno coniato per l'occidente, che è andato sostituendo il Dao
yin.
Qi Gong significa quindi "Lavoro respiratorio", ma anche "Lavoro dell'energia" in quanto Qi è "energia, soffio" e Gong è "lavoro"
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